Credo sia doveroso partire da qui vi pare?

Non vi darò una definizione di tatuaggio da Wikipedia ma quello che penso sia per me il tatuaggio.

Il tatuaggio è un “patto” tra due individui potenzialmente sconosciuti, il tatuato e il tatuatore. I termini di questo patto sono dettati dagli impulsi e dalle necessità della persona che si rivolge ad un tatuatore mentre il risultato deriva dalle capacità di quest’ultimo nell’esecuzione prima del disegno e dopo del tatuaggio. Un tatuaggio ben riuscito è un compromesso tra queste forze, è quella cosa impalpabile che avviene durante quell’arco di tempo in cui mettete il piede in un studio di tatuaggi e quando infine uscite dalla porta. Il risultato finale, certo, dovrebbe essere un bel disegno sulla vostra pelle, ma quello non è altro che il lavoro finito: il tatuaggio è l’esperienza che avrete appena vissuto e che sfumerà nella vostra memoria dopo qualche giorno. Ma è proprio quella sensazione che potrà causarvi la “dipendenza da tatuaggio” e che vi spingerà a volerne un altro e un altro ancora. Il tatuaggio per me è quel momento in cui due persone diverse riescono a dare vita ad un’idea e a nutrirsene a vicenda instillando in essa ognuno i suoi contenuti ed il suo bagaglio di emozioni ed esperienze.

Il dolore? Il dolore è la controparte reale di questo patto. Pensate di sentirlo solo voi?, bhe vi sbagliate! Non crediate che tatuare sia un lavoro fisicamente rilassante per chi lo svolge. Sinceramente non conosco un tatuatore che non abbia continui acciacchi e crampi, problemi alle mani o al collo, che non si faccia rimettere in sesto di tanto in tanto da un buon massaggiatore o da un ortopedico. Magari scriverò un articolo su questo argomento, ma credetemi quando vi dico che tra sforzo fisico e tensione non c’è sera che non si torni a casa belli strapazzati.

Comunque senza dolore non c’è vittoria, che gusto ci sarebbe nell’affrontare una sfida se il nostro corpo non ne percepisse la prova tangibile? A questo punto penserete che sia un po’ sadico…ovvio, altrimenti farei un altro mestiere!

Il risultato finale, quello che vi porterete per sempre addosso, quello che chiamerete “tatuaggio”, se tutto è andato bene, dovrebbe piacervi e molto anche! Chi ne possiede già uno sa bene che è come adottare un cucciolo, bisogna prendersi cura di lui nei primi giorni e dopo vi darà tante soddisfazioni, vi ricorderà chi siete, vi ricorderà qulacuno di speciale, vi rammenterà di una conquista o di una sconfitta ma in ogni caso lo adorerete e non vi stuferà facilmente! Non vogliatecene se di tanto in tanto vi diremo di no o “questo non si può fare”, ma è solo perchè alcuni di noi hanno una coscienza e non vorrebbero tatuarvi addosso puttanate per poi non dormire la notte perchè vi siete tatuati il vostro cognome sul culo! (di queste storielle ne abbiamo una infinità ma sarà difficile raccontarvele in questa sede ancorà l’interessato se ne risenta, magari durante una seduta potrete estorcene qualcuna).

Spero vi sia piaciuta la mia definizione, questo è il mio punto di vista, magari chi è dall’altra parte della barricata può dirci cosa è per lui il tatuaggio.