Il Big Boss, Massimiliano Chironna aka Mad Max, è un fan di Alejandro Jodorowsky ( scrittore, fumettista, saggista, drammaturgo, regista, cineasta e via dicendo, proveniente dal Cile) ed è sempre stato colpito dalle sue innumerevoli opere, con titoli spagnoli, che lo attiravano come il polline le api.

Decise per cui, che il nome dello studio doveva avere una cadenza spagnoleggiante, senza però essere ne banale ne scontata.

In passato Max, aveva già sviluppato un suo logo che tutt’ora esiste; La mano, simboleggia il suo cognome, che richiama i mestieri che hanno fatto i suoi antenati.

Infatti, Chironna è legato a “chiro” che significa mano in greco motivo per cui suo nonno li diceva che era proprio il cognome perfetto per la loro famiglia; generazioni di artigiani. Questo dettaglio è sempre stato presente nella testa di Max, dandoli la giusta vocazione, tra le tante, per intraprendere il mestiere di tatuatore.

Quindi gli elementi c’erano; un logo, la voglia di un nome spagnolo… però mancava l’ispirazione giusta. Fino a quando non trovò il nome Veracruz .

La  città messicana, situata nella baia di Campeche nel  Golfo del Messico, è molto  interessante; la sua posizione la rese fin dalla sua fondazione nel 1500 una delle città portuali piu’ importanti del Messico, e divenne la base per la conquista del Messico da parte della corona Spagnola ed in breve tempo il maggiore porto della Nuova Spagna.

Il porto fu più volte assediato da forze ostili e da pirati; piu’ volte formazioni pirata riuscirono a saccheggiare la città, ed in risposta a tali pericoli fu costruita , su un isolotto all’interno del porto, la grande fortezza di San Juan de Ulúa, più volte ampliata nei secoli successivi.

Veracruz ha combattuto durante tutta la sua storia, meritandosi il titolo di Quattro Volte Eroica in relazione all’espulsione degli spagnoli, al tentativo di occupazione della Marina Francese e alla resistenza all’occupazione statunitense in epoche diverse. Anche durante la guerra messicano-statunitense, truppe americane catturarono la città. In un caso preciso, gli Stati Uniti, occuparono Veracruz per sette mesi.

 

Questo ha attirato tantissimo il nostro Max, che ha visto nella città di Veracruz una forza di resistere, combattere, ha visto un popolo unito pronto a difendere il proprio territorio; e che nonostante tutto è sempre andato avanti.

Aggiunse quindi una croce al logo già esistente, per l’associazione del cruz,  e nacque cosi il logo a tutti conosciuti.

Questo è oggi per lui lo studio Veracruz Tattoo ; una roccaforte in Barriera di Milano. Un porto sicuro, un baluardo in mezzo ai pirati.